La fase 2 di Maslow
Nel 1954 lo psicologo Abraham Maslow nel libro Motivation and Personality propone un modello motivazionale dello sviluppo umano basato su una gerarchia di bisogni, disposti a piramide, dai più elementari in su. I bisogni fondamentali, una volta soddisfatti, tendono a non ripresentarsi, mentre i bisogni sociali e relazionali ritornano con sempre più nuovi e ambiziosi obiettivi. Il che rende facile se non scontata l’insoddisfazione, sia sul lavoro che nella vita pubblica e privata. Si parte, quindi, dai bisogni fisiologici (fame, sete, sonno…), di sicurezza (protezione, tranquillità, ansie…) e di appartenenza (essere amato e amare, far parte di un gruppo, cooperare…). Seguono i bisogni di stima (essere rispettato, approvato e riconosciuto) e di auto realizzazione (lo sviluppo dell’identità secondo aspettative e potenzialità). Aldilà della rigidità dello schema e delle evidenti critiche che sono succedute a questa definizione, nella fase 2 del dopo Coronavirus, tutto tenderà a tornare progressivamente dentro questa piramide come si placa richiudendosi il mare dopo una tempesta oppure avremo bisogno di un nuova definizione dello spazio per i nostri bisogni fondamentali?