Levanto Music Festival 2024. Tridicino, un racconto di mare dalla penna di Camilleri

Tridicino

Dalla Sicilia a Levanto, arriva una storia di mare, la storia di Tridicino, nata dalla penna di Andrea Camilleri. Stasera, 21 agosto, alle 21.30, presso l’Auditorium dell’Ospitalia del Mare, il grande attore Pietro Montandon e il polistrumentista Roberto Catalano porteranno in scena uno spettacolo teatrale musicale con radici popolari e tanta sicilianitudine.

L’undicesima serata della trentatreesima edizione del Levanto Music Festival – Amfiteatrof, la rassegna musicale organizzata da Officine del Levante e dedicata al violoncellista Massimo Amfiteatrof, di cui MEMO è media partner, che si svolgerà a Levanto fino al 28 agosto 2024, si intitolerà Un racconto di mare: Tridicino e sarà realizzata in cooperazione con Lunaria Teatro, per la regia di Daniela Ardini.

“Tridicino racconta di un marinaio pescatore che, fin da quando era piccolo, andava sott’acqua in un battibaleno – spiega Pietro Montandon in un videomessaggio –. Andava sott’acqua e combatteva contro i polpi giganti e le alghe avvolgenti. Quando si fece un po’ più grande, un pescatore gli insegnò a combattere contro le dragunare, le terribili trombe marine. Facendosi ancora più grande, incontrò l’amore della sua vita, Ngilina, a cui piacevano le conchiglie. Lui andò a pescare le conchiglie, e ne trovò una che suonava.”

Il racconto, così radicato nella tradizione popolare siciliana tramandataci dal Maestro di penna Camilleri, potrebbe essere ambientato anche in altre terre di mare, decisamente più vicine al luogo in cui verrà rappresentato.

“Tridicino è un viaggio in barca nel mare di Sicilia, tra alghe, correnti, polpi giganti, veloci paranze, dragunare (le terribili “trumme marine” sconfitte con l’arte antica tramandata di padre in padre) e conchiglie che “sonano” la musica del vento – si legge nella nota di regia –. Ma soprattutto è un viaggio sulle onde e nelle profondità del mare Camilleriano. Un racconto di ispirazione mitologica denso di emozioni, di spunti ora ironici, ora malinconici e di rimandi a un mondo ormai quasi scomparso, ma ancora vivo nella tradizione del “Cunto”. Questo racconto ricorda le spiagge del Ponente ligure all’inizio dell’Ottocento – periodo in cui è ambientato lo spettacolo – quando erano ancora relativamente intatte e piene di fauna e flora, e quando si vedevano le premesse del turismo sulla costa ligure.”

Lo spettacolo teatrale, già impreziosito dall’interpretazione di un attore di grande potenza espressiva come Montandon, non avrebbe la stessa efficacia senza un adeguato contrappunto musicale che sappia restituire la magica atmosfera del racconto di Camilleri.

“I 18 strumenti suonati dall’etnomusicologo Roberto Catalano – si legge ancora nella nota – evocano con suggestione i suoni dell’acqua, del mare e delle conchiglie, in un rapporto ancora diretto con la natura incontaminata e tutto il mondo favolistico che viene dal mare. Si riporta alle leggende e ai miti marini evocando anche episodi drammatici come l’arrivo dalla tromba marina e il rischio conseguente per la comunità molto coesa dei pescatori. I modi e le forme della tradizione dei canti legati al mare sono simili tra la Liguria di un tempo e la Sicilia di un tempo.”

La cooperazione con Lunaria Teatro per la regia di Daniela Ardini, felicemente collaudata nelle edizioni precedenti del Festival, si prepara dunque a raggiungere un altro risultato di assoluta eccellenza.

L’ingresso è libero e gratuito, come per tutti gli appuntamenti in programma. Data la particolare natura dello spettacolo in tour, l’evento non sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook del Levanto Music Festival – Amfiteatrof.
Per maggiori dettagli, è disponibile la scheda dell’evento sul sito della rassegna.