Urb-i: quando le piccole cose cambiano
(in meglio) le nostre città

Urb-i: quando le piccole cose cambiano<br/>(in meglio) le nostre città
Da sinistra: Bologna, via Gardino - Milano, Piazza XXIV Maggio - Pisa, Piazza Vittorio Emanuele II

Piccole trasformazioni possono cambiare il modo in cui percepiamo gli spazi pubblici. È questo il motto di Urb-i, gruppo multidisciplinare di giovani architetti, designer, urbanisti ed economisti di San Paolo in Brasile che da anni raccoglie e promuove idee e suggestioni per rendere migliori le nostre città.
Il loro obiettivo? “Aprire gli occhi” ai cittadini e “cambiare” la percezione che ognuno di noi ha dello spazio urbano e metropolitano in cui vive. Per fare questo, condividono le buone pratiche di urban design e diffondono in rete gli effetti positivi che queste hanno nell’evoluzione delle nostre città e nella quotidianità delle nostre vite.

Perché spesso, sempre più spesso, basta poco per fare la differenza.
Basta poco per rendere più efficiente un percorso urbano; basta poco per rendere più accogliente un quartiere, una piazza, una strada; basta poco per rendere migliore la qualità degli spazi che abitiamo: fioriere, aree pedonali, chiusura al traffico, marciapiedi più ampi possono infatti ridefinire una zona e passare da una concezione di città “car oriented” ad una di spazio urbano “pedestrian friendly”.

Tutto questo è testimoniato in “before|after”, un foto-racconto nel quale vengono raccolte immagini satellitari di Google Street View delle città in tutto il mondo, “prima e dopo” alcuni di questi “piccoli” interventi.

Siamo tutti invitati ad aggiornare il progetto segnalando le trasformazioni urbane di cui siamo testimoni.