Parola di Susanna

Parola di Susanna

susanna“Una volta qualcuno mi ha raccontato che una donna importante alla domanda ‘Chi vuoi ringraziare per il tuo percorso artistico?’, rispose ‘Solo me stessa’. Non so se è vero o se lei disse esattamente così. Io risponderei che la lista delle persone che devo ringraziare è lunga e si allunga sempre di più in un Paese dove la musica è materia disconosciuta. Dedico questo album a loro e a tutti coloro che sanno che le porte non riescono a proteggere un segreto, né impediscono al destino di entrare. Ecco perché nella città che stiamo costruendo insieme non esistono porte, ma solo chiavi invisibili.” La Lingua Segreta delle Donne è il titolo dell’ultimo (intenso) album di Susanna Parigi

 

(di Claudia Tani)

 

Una frase del suo ultimo disco

“se allargo a croce le mie braccia io – vado avanti e indietro nello spazio e sono, fui e sarò”.

Il primo disco comprato. E l’ultimo cd?

Préludes di C. Debussy. Ultimo i Canti estatici di Hildegard von Bingen.

Il concerto che le ha cambiato la vita

Nessun concerto mi ha cambiato la vita.

Se bastasse una sola canzone…? Quale sceglierebbe

La più bella canzone del mondo. Quella che devo ancora scrivere:-)

La più bella frase che ha letto su una t-shirt

Non leggo mai le frasi sulle t-shirt perché mi concentro sulla persona.

Il ricordo più potente della sua infanzia?

Quando ho sputato a un vigile perché stava facendo la contravvenzione a mio padre… ma era un’ingiustizia perché il clacson l’avevo suonato io e avevo 4 anni.

Che libro ha sul comodino?

Ne ho 3 sopra al comodino di solito, 10 in basso e al momento 6 sul cassettone. Di solito leggo dai 3 ai 6 libri contemporaneamente; ovviamente non nello stesso momento. Riesco comunque a fare molta confusione. Al momento sto leggendo: “La gioia di scrivere” di W.Szymborska, “L’uomo senza qualità” di Musil, “Gli amori difficili” di Calvino, “L’Aleph” di Borges, “Musica distante” di E.Trevi.

Il suo luogo migliore dove pensare, comporre, creare, leggere

Il mio sogno più grande è leggere sotto gli ulivi, ma non sempre ci riesco. Per essere sincera riesco a creare in ogni luogo un mio spazio. A volte non è facile, per esempio nei centri commerciali, ma li frequento poco e cerco sempre di evitare la folla.

Il suo attuale piacere culturale preferito?

Camminare per ore e ore nel silenzio e nella natura, arrivare in luoghi poco battuti e vedere siti archeologici, abbazie, affreschi, ma anche una tartaruga in mezzo alla strada acciottolata.

Se la sua vita fosse un film?

Sicuramente “Lezioni di piano”. Cosa desiderare di più che trovare un uomo che attraverso la tua musica scardina le tue paure e ti costringe con il ricatto a fare ciò che desideri?

Se la sua vita fosse un libro?

“Il libro dell’inquietudine” di Pessoa.

Se la sua vita fosse un quadro?

“La memoire” di Magritte.

Se la sua vita fosse quella di qualcun altro?

Magari mi piacerebbe essere Margherita Porete, morta sul rogo… per capire cosa prova una mistica e per capire perché era così pericolosa tanto da bruciarla viva.

Cosa attira la sua attenzione quando visita una nuova città?

Gli odori.

L’oggetto che ha cambiato di più la sua quotidianità?

La lavastoviglie

L’oggetto della memoria a cui tiene di più

Il carillon di mia madre che suonava quando ero piccola.

Cosa le piace fare quando piove?

Uscire in terrazza e prendere tutta l’acqua. Se sono al mare meglio. Fare il bagno mentre piove è meraviglioso.

Cosa voleva fare a 14 anni?

Quello che sto facendo ora, cioè scrivere e cantare.

Ha il potere assoluto per un giorno: la prima cosa che fa

Potrei fare molte cose ma mi limiterei all’Italia. Manderei a casa tutti i politici che dicono agli avversari “DOVETE andare a casa!” e rinnoverei completamente la classe politica, con ragazzi giovani che non abbiano a che fare con D’Alema e Veltroni.

Elogio della parola più importante, citazione della parola più odiata

“Memoria” per me è tutto. E’ conoscenza, vigilanza, consapevolezza, è ciò che siamo. “Assolutamente si”. Di solito quando la sento da qualcuno mi attacco al lampadario e urlo.

La cosa più importante che ha imparato

Mio padre mi ha insegnato che le mani sporche sono mani bellissime perché hanno lavorato.

Mail o telefono? BlackBerry o iPhone? E per leggere? Carta o tablet?

Uso tutto, nel mio lavoro devo usare tutto, ma per leggere la carta è un’altra cosa. Mi piace annusarla, mi piace toccarla, scrivere con la matita.

Social network o social senza network?

Senta ma parlare un pochino anche in italiano?

Sul suo profilo su Facebook cosa scrive di sé alle voci orientamento politico e religioso?

Su Facebook non scrivo proprio niente di me. Lo uso solo per lavoro.

La cosa più divertente che ha letto in rete sulla sua persona

Ah è successa solo pochi giorni fa. Per la mia presentazione alla Feltrinelli di Firenze su un giornale (non lo cito per correttezza) hanno scritto: “La simpatica chansonnier del pop letterario”… infatti faccio ridere tutti, è una mia caratteristica faccio cabaret…

Il personaggio politico da cui si sente maggiormente rappresentato in questo momento?

Vendola

Va o resta?

Ma resto sempre…cosa vuole sono toro e i toro sono fedeli, anche al loro devastato paese.