A Mantova va in scena il futuro 3.0 delle città d’arte italiane

Quale futuro si prospetta all’orizzonte delle città d’arte del nostro Paese? Quali sfide si trovano ad affrontare e quali opportunità sono in grado di cogliere? Secondo quali criteri e metodologie il loro patrimonio storico, artistico e architettonico può essere considerato l’elemento imprescindibile della loro sostenibilità economica e del loro sviluppo turistico quando proprio questo patrimonio, così stratificato nel tessuto urbano, pone urgenti problemi di conservazione, valorizzazione e pianificazione?

Di questo e di molto altro si parlerà a Mantova (11-12 novembre) al Convegno “CITTÀ D’ARTE 3.0. Il futuro delle città d’arte in Italia”, ospitato a Palazzo Te che vede la partecipazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini.

Mentre l’anno di Mantova Capitale Italiana della Cultura si sta avviando al termine, questa due giorni mira a ribadire il focus sulle proposte fatte in questi mesi che pone al centro l’arte quale occasione di riqualificazione del tessuto urbano.

Il ricco programma del convegno si articola in più sessioni di lavoro parallele in cui verranno affrontati i seguenti temi: Il ruolo atteso dei musei per il futuro delle città d’arte; Regolazione e tutela del patrimonio e del paesaggio tra globalizzazione e Localismi; Il ruolo atteso dei festival e dei teatri; Arti contemporanee e trasformazione urbana; Le dinamiche non prevedibili dell’economia della cultura; Le imprese e le istituzioni culturali per le città d’arte del futuro; Verso la città che legge.

Il convegno è promosso da ANCI, Comune di Mantova, Regione Lombardia, Centro internazionale d’arte e di cultura – Museo civico di Palazzo Tè in collaborazione con Federculture e Agis e con il patrocinio di ICCROM, MiBACT e Fondazione Cariplo.