Andrea Mandarino e Luigi Mucerino.
La geografia raccoglie
le connessioni tra i popoli

Anche quest’anno MEMO Grandi Magazzini Culturali è media partner del Festival delle Geografie, che si svolgerà l’11, 12, 13 e 14 aprile a Levanto e in molti altri luoghi fra la Liguria e la Toscana. Aspettando l’edizione 2019, ripubblichiamo le risposte al nostro questionario geografico #iosonogeografia, che abbiamo proposto ai relatori della scorsa edizione del Festival.

Andrea Mandarino e Luigi Mucerino sono assegnisti di ricerca presso il DISTAV (Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita) dell’Università di Genova, nell’ambito del progetto MAREGOT (Programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020).
Andrea Mandarino è laureato in Scienze dei Sistemi Naturali presso l’Università di Genova, ove sta concludendo il dottorato di ricerca in Geomorfologia Fluviale. Collabora con diversi enti e associazioni relativamente ad aspetti di gestione dei sistemi fluviali. La sua attività di ricerca riguarda prevalentemente la geomorfologia fluviale e la cartografia numerica.
Luigi Mucerino è laureato in Scienze Ambientali a Napoli e ha conseguito il dottorato in Geomorfologia Costiera nel 2016. Le sue ultime ricerche sono focalizzate sugli impatti di eventi estremi da moto ondoso e rischi costieri.

Durante l’edizione 2018 del Festival delle Geografie, Andrea Mandarino e Luigi Mucerino ci hanno parlato della Geografia Fisica come strumento per la prevenzione del rischio idrogeologico. Ecco le loro risposte al questionario #iosonogeografia.

1. La vostra personale definizione di geografia, ovvero a cosa serve studiarla e capirla?
La geografia raccoglie le connessioni tra i popoli, e racconta la storia di un pianeta.

2. Cosa vorreste scoprire del mondo che vi circonda?
Per Andrea: Le tradizioni, le arti, le sfumature e i dettagli che lo rendono unico e irripetibile.
Per Luigi: Sedermi a un tavolo e parlare con gente che non conosco.

3. I cinque luoghi che raccontano i vostri ricordi più segreti.
Ce ne sarebbero da elencare moltissimi, per entrambi.
Per Andrea: le rive del torrente Orba, Sassello, la valle del Tagliamento, Sofia e casa.
Per Luigi: Lipari, Barcellona, Roma, Napoli e casa.

4. L’ultimo viaggio che avete fatto e quello che vorreste fare.
L’ultimo viaggio di Andrea è stato in Polonia; quello sognato invece è la discesa del Po con una barca a remi.
L’ultimo viaggio di Luigi è stato in Danimarca; quello sognato Sydney.

5. Il vostro luogo ideale dove pensare, amare, immaginare il futuro, ascoltare la vostra musica, leggere.
Dove l’acqua fluisce e il silenzio si riempie di suoni.

6. Il più bel viaggio che avete visto in un film e che avete letto in un libro.
Into the Wild, Jon Krakauer.

7. Qual è in questo momento il posto che potremmo definire il “centro del mondo”?
Forse spinti da un po’ di deformazione professionale diamo una definizione prettamente geografica: il luogo rispetto al quale si misurano le coordinate di ciascun punto sulla terra, cioè l’intersezione tra il meridiano di Greenwich e l’Equatore.

8. Se pensate a una nuova mappa utile a muoversi in maniera più consapevole, a cosa pensate?
Carta delle connessioni. Oramai il mondo si misura in connessioni, i confini geopolitici sono secondari.

9. Cosa attira la vostra attenzione quando visitate per la prima volta un luogo dove non siete mai stati?
Odori e profumi che chiudendo gli occhi permettono di entrare nell’anima dei luoghi.

10. Anche le parole sono geografia. Elogio della parola più importante, citazione della parola più odiata.
La parola più importante: movimento. “Chi vuol muovere il mondo, prima muova se stesso” (Socrate).
La più odiata: invidia. “Alla resa dei conti, non c’è vizio che nuoccia tanto alla felicità dell’uomo come l’invidia” (Cartesio).