Impariamo a dialogare con il buio

buio
[di Lia Zucchello]

In una Milano sempre più interessata all’innovazione e all’inclusione sociale di persone con disabilità, ma ancora lacunosa di infrastrutture e poco accessibile in alcune aree, la Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano illumina la strada della cultura della diversità, solidarietà e inclusione. Il Dialogo nel Buio racconta ed esplora la cecità in un viaggio di immedesimazione alla riscoperta della quotidianità.

Milano, impegnata ad adeguare la vita urbana alle possibilità di ogni individuo, è una delle città italiane più proattive nell’inclusione di persone con disabilità nella quotidianità della metropoli, ha avviato infatti una rivoluzione per migliorare l’accessibilità di trasporti e spazi pubblici, purtroppo ancora circoscritta al perimetro del centro città. Milano è anche un punto di riferimento per l’uso di tecnologie assistive quali app, dispositivi GPS sonori o servizi, come il Mobility Manager, che aiutano le persone disabili ad attraversare la città in sicurezza, la sua segnaletica urbana però non è ancora adatta a persone non vedenti, ed è attualmente poco diffusa e/o efficace.

Anche nel mondo dell’arte, seppur le istituzioni culturali adottino infrastrutture ad hoc e vengano organizzati eventi con un occhio di riguardo alla diversità, molte realtà tendono a rendere l’esperienza di fruizione complessa.

Inoltre, seppur la legislazione italiana sia molto avanzata in termini di diritti delle persone con disabilità, il tasso di disoccupazione in Italia è ancora molto alto, rendendo così difficile l’integrazione nel mondo del lavoro a una percentuale importante della popolazione.

La Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano si erge come faro in questo panorama: offre percorsi di formazione per persone con disabilità visiva, fornisce assistenza domiciliare e psicologica, promuove l’inserimento lavorativo di persone cieche e ipovedenti e realizza e supporta iniziative culturali accessibili. Parallelamente, ha attivato una serie di iniziative di sensibilizzazione alla diversità e disabilità per la comunità, inaugurando percorsi di cultura della solidarietà e dell’inclusione, come Dialogo nel Buio.

buio

Sperimentare il buio

Ben lontana da una simulazione di cecità, Dialogo nel Buio si propone come un’esperienza immersiva volta a cambiare radicalmente il modo di pensare della comunità. A gruppi di otto persone, i visitatori, in un percorso al buio tra scenari di vita quotidiana, esperiscono un viaggio attraverso i sensi, guidati da un operatore non vedente. Nel buio disorientante il pubblico ha modo di riscoprire la realtà di tutti i giorni attraverso nuove dimensioni, non potendo più affidarsi alla vista. L’esperienza si chiude in un bar in cui, sempre nell’oscurità, è possibile confrontarsi sulle sensazioni appena provate.

La mostra, allestita negli spazi della Fondazione da dicembre 2005, vuole essere “un’esperienza da non perdere, per scoprire che la vita, anche per chi non vede, non è vuota né triste. È, per alcuni aspetti, semplicemente diversa”.

Dialogo nel Buio è un’opportunità educativa in cui mettersi alla prova per imparare a destreggiarsi in assenza totale di luce e percepire come la realtà possa essere più intensa e multiforme nell’oscurità, oltre a comprendere meglio le sfide quotidiane delle persone con disabilità visive.

L’evento, oltre a dare occupazione lavorativa a persone cieche e ipovedenti, apre un dialogo interno nella società, promuovendo l’inclusione sociale e la consapevolezza riguardo alle diversità, con l’obiettivo di migliorare la percezione della disabilità nella comunità, sperando di innescare un effetto a cascata che influenzi i modi di organizzare, costruire e progettare la realtà del futuro.

buio

Iniziative collaterali

Dialogo nel Buio ha istituito una serie di iniziative e collaborazioni satellite per ampliare il suo impatto e il suo messaggio: collabora, per esempio, con numerose istituzioni culturali e scientifiche, come l’Acquario Civico e il Museo di Storia Naturale di Milano, per combinare l’inclusione sensoriale con la sensibilizzazione sull’ambiente e la natura. Organizza percorsi e laboratori didattici per scuole e ordini di ogni grado e iniziative per le imprese, come Buio per le Aziende, un’esperienza dedicata a dirigenti, dipendenti e collaboratori, incentrata sull’inclusione, la diversità, la leadership e la comunicazione efficace. Qui i partecipanti sono guidati attraverso un percorso, in assenza di luce, in cui riflettere sulla cooperazione, la fiducia reciproca e la consapevolezza del ruolo di ciascuno all’interno di un team.

Il senso del gusto, invece, è il protagonista di due eventi: Cene al Buio e l’Aperitivo al Buio, qui i visitatori sono immersi in avventure enogastronomiche, in totale oscurità, in cui possono sperimentare il cibo attraverso gli altri sensi, vivendo il pasto in modo più intenso e consapevole, guidati e serviti da personale non vedente. Il percorso, pur avvenendo in un contesto sociale di divertimento, permette di riflettere sulla diversità, immedesimandosi letteralmente nei panni “dell’altro”.

Ogni evento organizzato dalla Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano, attraverso Dialogo nel Buio, è un esperimento di rispetto verso la diversità e la cultura della solidarietà, promuovendo un dialogo tra minoranze e consapevolezza nella società, attraverso esperienze multisensoriali divertenti ed educative.

Per saperne di più visitare il sito ufficiale di Dialogo nel Buio.