Alfredo Gattai.
La geografia è il mezzo con il quale
si viaggia senza spostarsi

Alfredo Gattai. <br> La geografia è il mezzo con il quale <br> si viaggia senza spostarsi

Anche quest’anno MEMO Grandi Magazzini Culturali è media partner del Festival delle Geografie, che si svolgerà l’11, 12, 13 e 14 aprile a Levanto e in molti altri luoghi fra la Liguria e la Toscana. Aspettando l’edizione 2019, ripubblichiamo le risposte al nostro questionario geografico #iosonogeografia, che abbiamo proposto ai relatori della scorsa edizione del Festival.

Alfredo Gattai, nato nel 1969, si diploma perito elettrotecnico e, dopo il servizio militare in Marina e varie esperienze lavorative, nel 1994 approda in C-MAP, azienda leader nel settore della cartografia elettronica nautica. Qui raggiunge il ruolo di Senior Manager, che tutt’ora ricopre dirigendo un team di produzione di cartografia elettronica dislocato in quattro paesi diversi. Iscritto al CAI – Club Alpino Italiano dal 1983, partecipa a varie gite negli anni insieme alla famiglia, che asseconda la sua passione per l’aria aperta. Comincia ad arrampicare nel 1997, e nel giro di non molto tempo, dopo aver fatto pratica rinnovando la chiodatura vecchia del Muzzerone, si dedica all’apertura di vie dal basso, sia in falesia sia in ambiente. Affronta diverse salite in Alpi Apuane, ma anche qualche esperienza nella zona del Monte Bianco, in Val di Mello, in Val Masino. Nel 1998 entra nel CNSAS Liguria Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Ligure e vi rimane fino al 2008, diventando Tecnico di Elisoccorso. Ha all’attivo numerosi interventi in Liguria e Toscana. Attualmente, oltre a esercitare la presidenza del SOSEC (Struttura Operativa Sentieri e Cartografia), dirige il gruppo locale per la manutenzione dei sentieri, e si sta occupando di dare impulso all’escursionismo in Val di Vara, terra che riserva ancora angoli incontaminati e della quale è profondamente innamorato.

Durante l’edizione 2018 del Festival delle Geografie, Alfredo Gattai ci ha parlato di carte nautiche e carte terrestri. Ecco le sue risposte al questionario #iosonogeografia.

1. La sua personale definizione di geografia, ovvero a cosa serve studiarla e capirla?
La Geografia è il mezzo attraverso il quale si viaggia senza spostarsi, studiarla e capirla significa avere le basi per mettere in pratica i viaggi che si sono sognati.

2. Cosa vorrebbe scoprire del mondo che la circonda?
Mi piace essere sorpreso dal mondo che mi circonda, quindi vorrei scoprire semplicemente quel che non so ancora.

3. I cinque luoghi che raccontano i suoi ricordi più segreti.
Val di Mello, ascensione di “Luna Nascente”
Monte Bianco
Alpi Apuane
Val di Vara
San Francisco

4. L’ultimo viaggio che ha fatto e quello che vorrebbe fare.
Viaggio spesso per lavoro dove mi capita purtroppo di vedere molto poco dei posti in cui mi trovo. Ad esempio, l’ultimo viaggio in ordino cronologico è stato ad Amsterdam in occasione di una riunione di lavoro di un giorno che si è svolto all’interno dell’aeroporto, non il massimo ma anche questo è viaggiare.
L’ultimo viaggio di piacere l’ho fatto a Creta, una terra che mi è sembrata familiare.
Il prossimo viaggio lo farei in Nuova Zelanda o magari alle Galapagos, avendo tempo il massimo sarebbe fare il giro del mondo in barca a vela, potendomi fermare in quei luoghi e non solo.

5. Il suo luogo ideale dove pensare, amare, immaginare il futuro, ascoltare la sua musica, leggere.
Sicuramente un luogo isolato e all’aria aperta, non importa se di montagna, di collina o sul mare, hanno tutti un loro fascino a seconda delle stagioni e dei momenti.

6. Il più bel viaggio che ha visto in un film e che ha letto in un libro.
Il viaggio che si svolge fra Groenlandia, Islanda, Afghanistan e Himalaya del film “I sogni segreti di Walter Mitty”.
L’avventura in Antartide del libro “Endurance: l’incredibile viaggio di Shackleton al Polo Sud”.

7. Qual è in questo momento il posto che potremmo definire il “centro del mondo”?
La propria mente.

8. Se pensa a una nuova mappa utile a muoversi in maniera più consapevole, a cosa pensa?
Una mappa che cambia automaticamente la visualizzazione e le proposte in base al contesto nel quale viene utilizzata e in base alle proprie preferenze.

9. Cosa attira la sua attenzione quando visita per la prima volta un luogo dove non è mai stato?
Difficile dirlo, quasi mai è la stessa cosa e dipende molto dal carico antropico.

10. Anche le parole sono geografia. Elogio della parola più importante, citazione della parola più odiata.
Condivisione, nel senso che la geografia dovrebbe essere sempre condivisa e accessibile.
Negazione, nel senso del negare l’accesso alla conoscenza in genere, geografica in questo caso.