Agrigento sarà la Capitale Italiana della Cultura per il 2025

Capitale Italiana della Cultura

Con il progetto “Il sé, l’altro e la natura. Relazioni e trasformazioni culturali”, Agrigento è stata proclamata Capitale Italiana della Cultura 2025, durante la cerimonia che si è tenuta oggi, presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura. Presenti, oltre ai sindaci delle dieci città candidate, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il presidente della giuria Davide Desario e i membri della Giuria Isabella Valente, Maria Luisa Catoni, Luisa Piacentini, Salvatore Adduce, Paolo Asti, Luca Brunese.

Il dossier vincitore coinvolge non solo Agrigento, ma anche Lampedusa e i Comuni del territorio, ed è volto a esplorare l’armonia e i conflitti tra i quattro elementi di Empedocle (Acqua, Aria, Terra e Fuoco): si tratta di 44 progetti, di cui 17 internazionali, che intendono indagare le relazioni tra gli esseri umani in una prospettiva di pace con la natura.

La città della Valle dei Templi, Patrimonio Unesco, grazie anche al contributo statale di un milione di euro, potrà mettere in mostra, per il periodo di un anno, i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell’intera comunità

Le 10 città finaliste erano Agrigento, Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia).
1. Agrigento – Il sé, l’altro e la natura. Relazioni e trasformazioni culturali
2. Aosta – Aostæ Città Plurale
3. Assisi (Perugia) – Assisi. Creature e creatori
4. Asti – Dove si coltiva la cultura
5. Bagnoregio (Viterbo) – Essere Ponti
6. Monte Sant’Angelo (Foggia) – Monte Sant’Angelo 2025: un Monte in cammino
7. Orvieto (Terni) – Meta meraviglia. La cultura che sconfina
8. Pescina (L’Aquila) – La cultura non spopola
9. Roccasecca (Frosinone) – Vocazioni. La cultura e la ricerca della felicità
10. Spoleto (Perugia) – La cultura genera energia

“Questi progetti non meritano di andare dispersi, ma anzi vanno aiutati e supportati nella maniera che il ministero riterrà più opportuna”, ha commentato il direttore della giuria, Davide Desario.

Il ministro Sangiuliano prima della proclamazione ha anche annunciato che dal prossimo anno, oltre ai titoli di Capitale del libro e Capitale della cultura, sarà istituito il titolo di Capitale italiana dell’arte contemporanea. “È nelle città medio piccole che troviamo quella autenticità più profonda dell’essere italiani”, ha sottolineato il ministro, aggiungendo che “troveremo il modo affinché i valori, le identità, le ricchezze che hanno espresso nei loro progetti, possano trovare un qualche momento di realizzazione”.

Ad oggi hanno ricevuto il riconoscimento: Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena (2015); Mantova (2016); Pistoia (2017); Palermo (2018); Parma (2020-21); Procida (2022); Bergamo-Brescia (2023) e Pesaro (2024).