Il senso di Lester R. Brown per la mobilitazione sostenibile

Brown

Piano B – Mobilitarsi per il futuro di Lester R. Brown (Edizioni Ambiente), pietra miliare della letteratura ambientale internazionale, torna in libreria. Pubblicato per la prima volta nel 2003 e aggiornato in tre edizioni successive, è ad oggi uno dei progetti editoriali che meglio riassume i punti chiave per superare la crisi climatica e alimentare, con un’analisi chiarissima delle azioni da intraprendere per contenere i danni e salvare il futuro del pianeta.

L’obiettivo di Brown? Tracciare un’inversione di rotta rispetto all’attuale Piano A, governato dalla mentalità del business as usual, cioè il mantenimento dell’attuale modello economico e sociale come se nulla stesse accadendo. Una sfida senza precedenti che prevede quattro linee di azione interdipendenti fra di loro, da perseguire a una velocità da stato di guerra: stabilizzare il clima, stabilizzare la popolazione, debellare la povertà e ripristinare gli ecosistemi naturali.

Si tratta di un testo molto importante, che ci aiuta a comprendere a fondo la necessità di imboccare una strada diversa dall’attuale, intrapresa sin qui come il nostro modo dominante di stare al mondo, e mira a essere un vero e proprio manuale di idee e proposte per realizzare concretamente un nuovo mondo sostenibile, basato sull’appello alla mobilitazione di tutte e tutti per salvare la civiltà”, scrive nella nuova prefazione del volume Gianfranco Bologna, Presidente Onorario della Comunità Scientifica del WWF Italia e curatore della collana Connessioni di Edizioni Ambiente. “La grande opera di Lester R. Brown, vero pioniere della sostenibilità, ha contribuito a lanciare grandi rivoluzioni scientifiche, ma la politica e l’economia sembrano restare drammaticamente ben lontane dalla rivoluzione culturale che, se attuata, potrebbe trasformare il nostro mondo e il nostro futuro. Sarebbe veramente drammatico aspettare ancora. Rileggere le pagine di questo “classico” della sostenibilità può essere di aiuto a tutti”.

Lester R. Brown è un personaggio di riferimento del pensiero ambientalista globale. Fondatore del Worldwatch Institute, nonché fondatore e presidente dell’Earth Policy Institute. Il suo lavoro è stato fondamentale per la formulazione del concetto di sviluppo sostenibile che oggi ispira le politiche di istituzioni e governi in tutto il mondo. Nel corso della sua carriera Brown è stato autore e co-autore di più di 50 volumi e gli sono state conferite. 25 lauree honoris causa. I suoi libri sono stati tradotti in oltre 40 lingue.
Su gentile concessione di Edizioni Ambiente pubblichiamo un estratto da Piano B dedicato alle azioni quotidiane di sostenibilità che tutti noi possiamo fare quotidianamente.

Che cosa possiamo fare tutti noi

di Lester R. Brown

Una delle domande che mi vengono rivolte più di frequente è: “Che cosa posso fare io?”. Le persone spesso si aspettano da me che gli parli di cambiamenti nello stile di vita, di riciclare i giornali o di sostituire le lampadine. Queste cose sono essenziali, ma non sono assolutamente sufficienti. Oggi abbiamo bisogno di ristrutturare l’economia globale, e dobbiamo farlo molto velocemente. Ciò significa diventare politicamente attivi, impegnandoci affinché avvengano i cambiamenti che sono necessari. Salvare la civiltà non è uno sport da spettatori.

Informatevi, leggete, studiate le varie questioni. Se volete sapere che cosa è accaduto alle antiche civiltà che si trovarono coinvolte in problematiche di tipo ambientale, leggete Collasso di Jared Diamond o Breve storia del progresso di Ronald Wright, oppure The Collapse of Complex Societies di Joseph Tainter.

Scegliete un argomento significativo per voi, per esempio la riforma del sistema fiscale, la proibizione delle lampadine inefficienti, lo smantellamento delle centrali a carbone, oppure lavorate per rendere a misura di pedone e ciclista le strade della vostra comunità, o unitevi a un gruppo impegnato nello stabilizzare la popolazione mondiale. Cosa potrebbe esserci di più eccitante e appagante che essere coinvolti direttamente nel tentativo di salvare la civiltà?

Potreste voler procedere da soli, ma anche desiderare di organizzare un gruppo di persone che condividono le vostre idee. Potete cominciare parlando con gli altri per definire una o più questioni su cui lavorare e comunicare con i vostri rappresentanti politici. A parte la questione particolare su cui deciderete di concentrarvi, ci sono due sfide politiche che si accavallano: reimpostare le tasse e riordinare le priorità fiscali.

Scrivete o mandate e-mail ai vostri rappresentanti relativamente alla necessità di riformare il fisco riducendo le tasse sul reddito da lavoro e alzando quelle ambientali. Ricordategli che lasciare i costi ambientali fuori dai libri contabili è un modo di procedere da “schema Ponzi”: nel breve termine può offrire un’apparenza di prosperità, ma a lungo andare porta al collasso.

Fate in modo che i vostri rappresentanti politici comprendano che un mondo che investe quasi 1.500 miliardi di dollari all’anno in spese militari è semplicemente fuori dalla realtà, poiché non sta rispondendo alle minacce più serie che riguardano il nostro futuro. Chiedete loro se 187 miliardi di dollari annui, il budget calcolato nel Piano B, sia una spesa irragionevole per salvare la civiltà.

Domandate loro se dirottare un ottavo del budget globale degli armamenti per salvare la nostra civiltà sia troppo costoso. Ricordate loro di come gli Stati Uniti si sono mobilitati durante la Seconda guerra mondiale. E, soprattutto, non sottostimate quello che potete fare. L’antropologa Margaret Mead una volta ha detto: “Non dubitate mai che un piccolo gruppo di cittadini preoccupati possa cambiare il mondo. In realtà è l’unica cosa che sia mai accaduta”.
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Oltre a questi cambiamenti di stile, indolori e potenzialmente benefici per la nostra salute, dobbiamo anche pensare ad affrontare qualche sacrificio. Durante la Seconda guerra mondiale, milioni di uomini misero a repentaglio la propria vita. Per fortuna, noi non abbiamo bisogno di arrivare a tanto per salvare la civiltà. Ci viene chiesto solo di essere politicamente attivi e di cambiare le nostre abitudini. All’inizio della Seconda guerra mondiale, il presidente Roosevelt chiedeva spesso ai suoi concittadini di cambiare il loro stile di vita. Che contributo personale possiamo dare oggi in termini di tempo, denaro o riduzione dei consumi per salvare la nostra civiltà?

La scelta è nostra, vostra e mia. Possiamo continuare con il business as usual e assistere impotenti a un’economia che continua a fagocitare i sistemi naturali che la supportano fino a distruggere sé stessa o possiamo adottare il Piano B ed essere la generazione che inverte la direzione, muovendo il mondo verso un percorso di progresso sostenibile. La scelta spetta alla nostra generazione, ma influenzerà la vita di tutte quelle che verranno sulla Terra nel futuro.

Brown

Lester R. Brown, Piano B – Mobilitarsi per il futuro, Edizioni Ambiente, 2024.