All you need is rock

┬®Vanna Vinci, Ramones - The Cramps - The Jam - Sex Pistols

Rock è musica, rock è moda, rock è arte. La storia del rock, il rock della storia, il rock nella storia. Il rock influenza tutto, tutto influenza il rock. Ecco cos’è il rock: una finestra sull’affascinante complessità dell’uomo, e se ne può parlare in tantissimi modi, ma quando l’arte si veste del rock per raccontarlo le cose cambiano. Nel connubio tra musica e arte l’uomo si lascia andare alla creatività e trova il modo con cui esprimere tutte le contraddizioni che sta vivendo. È questo il movimento dei manifesti rock che nasce negli Stati Uniti negli anni ’60. E se all’inizio era solamente un mezzo per la promozione dei concerti, nel corso di vent’anni diventa una vera propria forma d’arte, spesso provocatoria, che racconta l’uomo, un uomo segnato dalla storia, che vive nella storia e perciò vuole dire la sua come meglio sa fare. Con l’arte. Nasce un vero e proprio movimento che coniuga tradizione e innovazione, musica e arte, provocazione estetica e messaggio sociale, tutto sotto il segno del rock. Gli autori riversano nelle loro opere le più svariate influenze del mondo che li circonda: street art, graffiti, art nouveau, cinema, fumetti, cultura hot rod… Un movimento che trova i suoi rappresentanti di spicco in nomi come Johnny Ace, Coop, Art Chantry, Alan Forbes, Derek Hess, Mark Arminski, Frank Kozik, Chuck Sperry, Emek, Jermaine Rogers, Todd Slater, Chuck Sperry.  Dagli anni del “flower power” all’era del punk anarchico ogni stile di musica ha creato nuovi stili di arte e di moda. Un dialogo tra le arti antico quanto l’uomo.
Oggi la tecnologia ha portato la comunicazione a cambiare i propri vestiti, ed è così che le cover e i cartelloni iniziano a sparire. Spariscono dalla comunicazione per entrare nella storia, una storia che il MOMA DI MODENA ripropone con la sua Rock Poster Art, raccolta di locandine rock provenienti dalla collezione privata di Stefano Marzorati, in mostra da ONOArte contemporanea a Bologna dal 24 marzo al 30 aprile.
In questa mostra viene presentata anche una scelta di 16 disegni delle cover di album punk di Vanna Vinci, realizzate per il libro La Bambina Filosofica. No future di Bao Publishing. Cover moderne che testimoniano che la passione per l’arte del rock è ancora viva. Proprio il volume sarà presentato dall’autrice con Pierfrancesco Pacoda giovedì 30 marzo alle 18,30