Mucerino & Mandarino
Geografia come “carta delle connessioni”

Andrea Mandarino Luigi Mucerino

Anche quest’anno MEMO Grandi Magazzini Culturali è media partner del Festival delle Geografie, che si svolgerà il 6, 7 e 8 aprile a Levanto e in molti altri luoghi tra la Liguria e la Toscana (Genova, La Spezia Carrara). Abbiamo chiesto ai relatori del Festival di rispondere alle domande del nostro questionario geografico #iosonogeografia.
Ecco le risposte dei ricercatori Andrea Mandarino e Luigi Mucerino.

1. La sua personale definizione di geografia, ovvero a cosa serve studiarla e capirla?
La geografia raccoglie le connessioni tra i popoli, e racconta la storia di un pianeta.

2. Cosa vorrebbe scoprire del mondo che la circonda?
Le tradizioni, le arti, le sfumature e i dettagli che lo rendono unico e irripetibile. Sedermi a un tavolo e parlare con gente che non conosco.

3. I cinque luoghi che raccontano i suoi ricordi più segreti.
Ce ne sarebbero da elencare moltissimi, per entrambi.
Per Andrea: le rive del torrente Orba, Sassello, la valle del Tagliamento, Sofia e casa.
Per Luigi: Lipari, Barcellona, Roma, Napoli e casa.

4. L’ultimo viaggio che ha fatto e quello che vorrebbe fare.
L’ultimo viaggio di Andrea è stato in Polonia; quello sognato invece è la discesa del Po con una barca a remi.
L’ultimo viaggio di Luigi è stato in Danimarca; quello sognato Sydney.

5. Il suo luogo ideale dove pensare, amare, immaginare il futuro, ascoltare la sua musica, leggere.
Dove l’acqua fluisce e il silenzio si riempie di suoni.

6. Il più bel viaggio che ha visto in un film e che ha letto in un libro.
Into the Wild, Jon Krakauer.

7. Qual è in questo momento il posto che potremmo definire il “centro del mondo”?
Forse spinti da un po’ di deformazione professionale diamo una definizione prettamente geografica: il luogo rispetto al quale si misurano le coordinate di ciascun punto sulla terra, cioè l’intersezione tra il meridiano di Greenwich e l’Equatore.

8. Se pensa a una nuova mappa utile a muoversi in maniera più consapevole, a cosa pensa?
Carta delle connessioni. Oramai il mondo si misura in connessioni, i confini geopolitici sono secondari.

9. Cosa attira la sua attenzione quando visita per la prima volta un luogo dove non è mai stato?
Odori e profumi che chiudendo gli occhi permettono di entrare nell’anima dei luoghi.

10. Anche le parole sono geografia. Elogio della parola più importante, citazione della parola più odiata.
La parola più importante: movimento. “Chi vuol muovere il mondo, prima muova se stesso” (Socrate). La più odiata: invidia. “Alla resa dei conti, non c’è vizio che nuoccia tanto alla felicità dell’uomo come l’invidia” (Cartesio).

 

Il gruppo di Geografia Fisica e Geomorfologia dell’ Università di Genova si occupa di studiare e analizzare le forme della superficie terrestre e i processi che le generano e le modellano, con particolare riferimento agli aspetti concernenti la relazione uomo-ambiente. Studia e fa uso della geologia per comprendere l’evoluzione della superficie terrestre, per capire il movimento della Terra e i fenomeni che la caratterizzano.

In rappresentanza del gruppo di ricerca, che ha condotto studi su Levanto, saranno ospiti al Festival Andrea Mandarino e Luigi Mucerino, assegnisti di ricerca nell’ambito del progetto MAREGOT (Programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020) dell’Università di Genova. Andrea Mandarino è laureato in Scienze dei Sistemi Naturali presso l’Università di Genova, ove sta concludendo il dottorato di ricerca in Geomorfologia Fluviale. Collabora con diversi enti e associazioni relativamente ad aspetti di gestione dei sistemi fluviali. La sua attività di ricerca riguarda prevalentemente la geomorfologia fluviale e la cartografia numerica.
Luigi Mucerino è laureato in Scienze Ambientali a Napoli e ha conseguito il dottorato in Geomorfologia Costiera nel 2016. Le sue ultime ricerche sono focalizzate sugli impatti di eventi estremi da moto ondoso e rischi costieri.
Ecco le loro risposte al nostro questionario sulla Geografia