A Portofino
la sostenibilità si fa luce e poesia

Portofino

Ancora per qualche giorno si può ammirare, al centro dell’incantevole baia di Portofino, “Mondo terracqueo“, installazione diffusa del maestro Marco Nereo Rotelli. Una sfera di metallo alta due metri e mezzo – raggiungibile a piedi grazie a una passerella galleggiante stesa sul mare a congiungere le due estremità dell’insenatura – che, appena si fa buio, perde la sua dimensione materica per farsi globo di luce, sfavillante sull’acqua, mentre come per magia sulle facciate delle case e sul castello Brown prendono corpo versi di poesie dedicate alla natura e al nostro pianeta. La stessa sfera porta incisi a fuoco sulla sua superficie, a segnare i meridiani e i paralleli ideali di questo mondo, alcuni versi donati da poeti contemporanei, come Adonis e Yang Lian. Perchè, come diceva Hoelderlin, “ciò che resta lo fondano i poeti”.

Non mancano i contenuti scientifici. Alcuni monitor presenti sulla sfera proiettano informazioni numeri e grafici sullo stato di salute del mare, elaborati e offerti dall’Acquario di Genova, mentre una musica ispirata ai suoni dell’acqua, creata dal DJ e conduttore radiofonico Alessio Bertallot, accompagna la diffusione alternata di parole poetiche e dati scientifici.

Arte poesia musica e scienza si incontrano in un’opera pensata da Nereo Rotelli per un contesto unico al mondo, conosciuto soprattutto come meta di turismo di élite, ma che non è solo questo. Dopo aver fatto i conti con la fragilità della propria bellezza, anche a prezzo di un periodo di isolamento seguito alle tempeste di vento e alle mareggiate dello scorso anno, Portofino sembra voler riscoprire la sua identità storica di luogo edificato dall’uomo nel rispetto della natura, uno dei borghi marinari più affascinanti dell’intero Mediterraneo. E per l’artista veneziano diventa lo scenario ideale da cui lanciare un messaggio universale di attenzione alla salute della nostra terra. “Abbiamo cercato di realizzare un’installazione capace di parlare ai sensi con l’energia dell’arte. Citando Dostoevskij “la bellezza salverà il mondo”’, ha affermato Nereo Rotelli.

“Mondo terracqueo” appare di giorno come una palla di ferro arrugginito, quasi un oggetto di arte povera – la sfera è stata realizzata da esperti fabbri di scuola fiorentina e poi bucata con un laser – mentre di notte, grazie alla sofisticata tecnologia di Banci, azienda italiana leader nell’illuminazione, prende luce dall’interno, facendo risaltare sempre di più le parole incise. Una geografia di parole e frasi che vuole illuminare anche il più piccolo e remoto punto di questo globo per invitarci a prendercene cura.

L’opera di Nereo Rotelli rientra in un progetto sviluppato da Geometry Global Italy e dal Comune di Portofino e rappresenta il debutto, spettacolare e delicato insieme, di una campagna di comunicazione diretta a valorizzare Portofino come luogo di sintesi di cultura e natura, come modello di bellezza e di turismo sostenibile. Un simbolo di equilibrio tra il rispetto dell’ambiente e del territorio e le esigenze di vita e di sviluppo di chi lo abita.

Un equilibrio da ritrovare e ricostruire ogni volta. Anche oggi, quando si stanno decidendo, tra qualche ritardo, qualche inerzia e molte polemiche, le sorti del futuro Parco di Portofino che, grazie alla legge di Bilancio 2018, si trasformerà da Parco regionale (comprendente i tre comuni di Portofino, Santa Margherita e Camogli) in Parco Nazionale. Una trasformazione significativa che contiene anche la possibilità di ampliamento dei confini stessi del Parco, per arrivare a comprendere una ventina di comuni, come indicato dal Ministero dell’Ambiente con una mappatura dell’area vasta di riferimento definita dall’Ispra. L’ampliamento, secondo il Coordinamento per il Parco nazionale di Portofino – costituito da 150 soggetti tra associazioni, Università e personalità del territorio – costituirebbe una positiva occasione sia per la possibilità di accedere a specifici fondi europei di finanziamento, sia per la valorizzazione turistica di tutti i comuni che entrerebbero a farvi parte, sia, soprattutto, per proteggere e custodire adeguatamente un territorio, che è tanto bello quanto delicato e necessita di manutenzione e di una gestione attenta e continua. Una gestione sostenibile, appunto. Staremo a vedere che cosa succederà.

Intanto “Mondo terracqueo”, come opera portavoce di un messaggio di sostenibilità, resterà nella baia di Portofino fino al 6 gennaio, per poi viaggiare in Italia e all’estero. Ad aprile sarà esposta al Salone del Mobile di Milano, per partire in seguito alla volta degli Stati Uniti e della Cina. La prossima tappa ligure sarà a Sanremo, durante il Festival della Canzone Italiana.