Andrà tutto bene. Gli scrittori al tempo della quarantena. L’iniziativa editoriale per l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo

Noi che dobbiamo restare a casa, per sconfiggere questa pandemia e per essere solidali con chi quotidianamente si trova in prima linea – il personale sanitario, la Protezione civile e tutti i volontari che stanno impegnandosi per proteggere ogni fragilità –, noi possiamo sempre leggere. E scoprire che anche in un momento così difficile possono essere tanti i punti di vista da cui guardare questa situazione con speranza e “l’ottimismo della volontà”.
Andrà tutto bene è un progetto editoriale nato dall’iniziativa del Gruppo editoriale Mauri Spagnol (GeMS) che ha invitato alcuni scrittori delle sue case editrici a raccontare il difficile periodo che stiamo vivendo. Ne è nato l’ebook Andrà tutto bene – Gli scrittori al tempo della quarantena, pubblicato da Garzanti, i cui proventi verranno interamente devoluti all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, al quale andranno tutti i ricavi, non solo degli autori, ma anche dell’editore e di molti distributori e negozi online.
Dalle loro case, venticinque scrittori tra i più importanti del panorama italiano hanno dato un senso a questi giorni scegliendo di fronteggiare l’emergenza anche con le armi della letteratura. Per portare la loro quotidianità ai lettori che li amano.
Hanno partecipano al progetto: Ritanna Armeni, Stefania Auci, Barbara Bellomo, Gianni Biondillo, Caterina Bonvicini, Federica Bosco, Marco Buticchi, Cristina Caboni, Donato Carrisi, Anna Dalton, Giuseppe Festa, Antonella Frontani, Enrico Galiano, Alessia Gazzola, Elisabetta Gnone, Massimo Gramellini, Jhumpa Lahiri, Florence Noiville, Clara Sánchez, Giada Sundas, Silvia Truzzi, Ilaria Tuti, Hans Tuzzi, Marco Vichi, Andrea Vitali.
Tra loro, c’è chi ha voluto parlare delle sue giornate, delle routine consolidate, delle novità che strappano un sorriso. Delle lacrime che non si riescono a fermare, ma anche della forza della natura che scioglie il nodo in gola. Di convivenze forzate, come di distanze dalle persone care che sembrano insormontabili. C’è chi racconta di vicini sconosciuti che non lo sono più e del lavoro che cambia nei suoi strumenti ma non nella sua sostanza. Alcuni ammettono l’errore di aver pensato che non poteva essere tutto vero o danno voce agli animali che invece sono felici che sia tutto vero. Altri affidano le riflessioni su questi strani giorni alla voce dei personaggi amatissimi che hanno creato. Tutti sono sicuri che usciremo più consapevoli di quello che è davvero importante e che ci incontreremo, ci abbracceremo e passeggeremo presto tutti insieme. Sono sicuri che la solidarietà sarà il valore che porteremo con noi senza poterne più fare a meno.
“Mentre leggiamo non siamo mai soli. E siamo forti” è il messaggio affidato a queste pagine.